13/04/2017 – I lavori in casa, per quanto semplici e non invasivi, devono rispettare una serie di prescrizioni normative: non basta richiedere il titolo edilizio adeguato (Cila, Scia, Permesso di Costruire ecc) ma occorre anche verificare che siano rispettate le norme igienico-sanitarie e quelle relative alla sicurezza.
In molti casi, infatti, a prescindere dall’entità dei lavori e dal titolo edilizio, è necessario inviare una comunicazione preliminare all’Azienda sanitaria locale (ASL) e nominare un coordinatore per la sicurezza.
Si deve trasmettere obbligatoriamente la notifica ASL quando:
- il cantiere comporta la presenza, anche non contemporanea, di più di una impresa;
- in cantiere è prevista la presenza di una sola impresa, ma la durata presunta dei lavori è superiore a 200 uomini/giorno;
- cantieri inizialmente non soggetti all’obbligo ma che vi ricadono in un secondo momento per effetto di varianti in corso d’opera.
In più, nel caso in cui vi sia compresenza di più imprese, oltre alla comunicazione preliminare alla ASL sarà necessario anche nominare un coordinatore per la sicurezza.
La comunicazione ASL (ove obbligatoria) è strettamente legata alla normativa sulla sicurezza nei cantieri ma rientra anche fra i documenti da conservare e mostrare in caso di controlli, quando si usufruisce della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie.
- abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.
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Dopo l’approvazione in Senato e alla Camera, la Manovra Finanziaria 2017 (o Legge di Bilancio, o Legge di stabilità) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e con lei le Detrazioni Fiscali 2017 per la casa che contiene: Ecobonus, Sisma Bonus, Detrazione Ristrutturazione, Bonus Mobili (Serie Generale n.297 del 21/12/2016 – Suppl. Ordinario n. 57) come Legge 11 dicembre 2016, n. 232.Entra in vigore il 1° gennaio 2017
Diverse le proroghe dei bonus per la casa e le detrazioni fiscali per l’anno 2017:
Prorogato per tutto il 2017 il Bonus 50% per chi fa lavori di ristrutturazione.
Prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 50% per l’acquisto di mobili.
Permetterà di acquistare arredi e grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica fino a un massima di spesa di 10mila euro. Gli arredi e i mobili devono essere “finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”: chi usufruisce del Bonus ristrutturazioni al 50% (tetto di spesa massimo 96.000) potrà usufruire nel 2017 anche del Bonus Mobili ed Elettrodomestici al 50%, con un limite di spesa pari a 10.000 euro.
Per il 2017, non è confermato invece il bonus mobili per le giovani coppie (con almeno un componente under 35).
La Finanziaria 2017 proroga dal 2017 al 2021 per gli interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del condominio. E’ saltata l’estensione agli incapienti dei bonus energetici e antisismici per i condomìni.
L’agevolazione è al 50% in cinque anni, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Nel caso di interventi che portano a una classe di rischio inferiore le aliquote cambiano:
– 70 e 80 % nel caso di passaggio rispettivamente a una o due classi di rischio in meno,
– 75 e 85 % se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali.
Anche le spese per la certificazione sismica degli immobili saranno saranno soggette alla detrazione 65%. Il bonus è valido dal 1° gennaio 2017 e riguarda le certificazioni sismiche e statiche su edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, prime e seconde case e immobili destinati ad attività produttive.
Per ora, risulta finanziato solo fino al 2015 ilFondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, attraverso il quale vengono concessi canoni scontati ai cittadini più deboli. La Commissione Ambiente chiede di destinare risorse alla dotazione del Fondo per il triennio 2017-2019: un emendamento, prevede 90 milioni in totale da spalmare sui tre anni.
(da il Sole 24 ore_03 Gennaio 2017)
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